Sleipnir XLV Ciconiae II 8737

45th Sleipnir (Odin’s height legs horse) build in 2017 from September 28th to October 1st on the north side of Chiaravalle Abbey in Milano. The platform made with branches is a base for the Stork nest. The Stork is the symbol of the Abbey.
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The Land Art work by Duilio Forte is made within the “Ciconia Ciconia Project” a partnership between AtelierFORTE and Terzo Paesaggio Association, Marta Bertani and Andrea Perini with Valentina Bertoli. “Ciconia Ciconia Project” is part of the UIA OpenAgri – New Skills for New Jobs in Peri-Urban Agriculture.

Participants: Yana Asenova Shushkova, Chiara Canevazzi, Mattia Caprino, Leda Cherici, Valentina Losa, Ilaria Lusetti, Maite Marmo, Giorgia Martini, Elisabetta Nava, Danilo Previdi, Christian Radermacher, Sara Reale, Stefano Rosselli, Anna Schiaretti, Davide Selvaggio, Davide Tagliabue.

Publications:

Domusweb.it

Sleipnir BASTU NABA 10771

29 June 10 July, Workshop with NABA.

“SleipnirBASTU NABA”, Nuova Accademia di Belle Arti, Milano.
Dvilivs, Luca Buttafava, Andrea Galbiati, Sanja Lasic, Jennifer Cheung, Jerryd Clinton, Lal Omur, Beril Pisgin, Nazariy Souchelntskyi, Whitney Warhurst.

Sleipnir Yggdrasill LI 63719

L’opera nasce dall’esplorazione di tre temi principali legati alla mitologia norrena. Sleipnir, il leggendario cavallo di Odino, dalle 8 zampe, che corre più veloce di tutti i destrieri di cui questa è la 51 (LI) grande installazione. Yggdrasill, l’albero cosmico che regge il mondo intero. Huginn e Muninn, rispettivamente Mente e Memoria, i due celebri corvi di Odino che ogni giorno volano per il mondo in cerca di notizie.

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L’uso del legno naturale e le forme della geometria legano l’opera all’immaginario leonardesco, a Milano e alla natura vista come risorsa salvifica.

 

 

Sleipnir Nuncius Decimus 367

1/10 model of Sleipnir Nuncius at Vittoriale degli italiani, Gardone, Italy.

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Sleipnir Scribus Simplex 62071

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Sleipnir Multiplex 1327

Sleipnir Albus Decimus II 233

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Sleipnir Alea 11909

31° esemplare della serie Sleipnir. Fossano (CN) 2013-2018

Nell’ambito della rassegna ART.4 AtelierFORTE realizza Sleipnir Alea

ART.4 è un ciclo di incontri sulla videoarte che tocca diversi aspetti (nuovi contenitori, distribuzione, insegnamento…) oltre alla proiezione di una selezione di artisti nazionali ed internazionali. La forma è quella semplice di incontri brevi (un’ora in tutto dalle ore 18 tra proiezioni e chiaccherata) con un aperitivo finale in cui condividere insieme. Una forma diversa di passare la domenica sera.

Il titolo della manifestazione richiama l’articolo 4 della nostra costituzione: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” Citando il commento di Roberto Benigni: “parlando in riferimento al lavoro della bellezza materiale o spirituale, la costituzione ci dice che dobbiamo contribuire a farci stare bene col corpo e l’anima. Sono uguali. La grandezza di aver messo insieme il materiale e lo spirituale è la bellezza unica della nostra Carta.”

In questo senso ART.4 vuole essere un momento di pausa nella nostra settimana per trovarci insieme e condividere momenti di bellezza.

L’opera è stata smantellata il 3 Luglio 2018 in seguito ad un tentativo di distruzione tramite incendio da parte di ignoti:

http://www.targatocn.it/2018/07/03/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/vandali-contro-larte-a-fossano-smantellato-il-cavallo-di-odino.html

http://www.lafedelta.it/Fossano/Addio-al-cavallo-di-legno-di-piazza-Vittorio

For the ART.4 encounters, AtelierFORTE will create the 31° specimen of the Sleipnir series.

ART.4 is a cycle of meetings about video art, touching different aspects (new forms, distribution and education) and presenting a selection of videos by national and international artists.

The meetings are short (overall about one hour, held from 6pm) and by the end of the evening there will be a happy hour in order to exchange ideas. Certainly a different way of spending a Sunday evening.

The title “ART.4” recalls the fourth article of the italian Constitution, which says: “Every citizen must carry on an activity or a function which contributes to the material and spiritual progress of society”.

Quoting Roberto Benigni’s comment:” The Constitution states that we have to contribute in creating material or spiritual beauty in our society,  for the physical and spiritual well being of both body and soul. They are equal. The strength and unique beauty of the Document comes from having merged together the spiritual and the material”.

This is precisely the meaning of Art.4: a break in our busy week to come together and share moments of beauty.

 

 

 

Sleipnir Convivalis 397

XII Biennale di Architettura di Venezia

AILATI Italian Pavilion

XII Biennale di Architettura, padiglione Italia. AILATI il nome della mostra curata da Luca Molinari, che ha chiamato i progettisti a confrontarsi con l´Italia del 2050. AtelierFORTE, seguendo i suggerimenti dello chef Davide Oldani, elabora una struttura in grado di esprimere convivialità e piacere del corpo. Sleipnir Convivalis Quintus sintetizza il cammino di ricerca verso il piacere e l´emozione dello spazio quotidiano, come presupposto alla dimensione epica dell´esperienza quotidiana.

The Italian Pavillon at the XII Architecture Biennale of Venice is called AILATI (ITALIA <– ) by the curator Luca Molinari. Sleipnir Convivalis Quintus is a model 1:5 of a ideal Architecture focused on conviviality.

Sleipnir

La storia di Sleipnir
Gli dei, gli Asi, si erano appena insediati nella nuova dimora di Midgard e avevano appena costruito il Valhalla, quando un artigiano offrì loro la possibilità di cingere Midgard con un possente muro in grado di resistere agli attacchi dei giganti. In compenso, per il lavoro da svolgere in tre stagioni, l’artigiano chiedeva Freyja, la dea della bellezza, il sole e la luna. Gli dei riuniti in consiglio decisero di proporre all’artigiano di realizzare l’opera durante la sola stagione invernale e senza l’aiuto di altri uomini in cambio delle richieste. L’artigiano rispose che lo avrebbe fatto a patto di potersi fare aiutare dal proprio cavallo, Svadilfori. Loki acconsentì e venne sigillato il patto con un giuramento.
Il borgo fortificato iniziò ad essere costruito il primo giorno d’inverno ed i lavori, grazie al possente cavallo, procedettero con incredibile velocità. Quando i sei mesi della stagione invernale stavano volgendo al termine, l’opera era davvero quasi completata.
Gli dei nel panico per l’imminente cessione di Freyja, del sole e della luna incolparono Loki reo di aver acconsentito al patto, e gli intimarono di trovare immediatamente una soluzione, altrimenti sarebbe stato condannato ad una morte straziante. Loki preso da grande paura si tramutò in giumenta e sedusse il possente cavallo Svadilfori che strappate le redini corse via nella foresta dove vi restò in sua compagnia tutta la notte ed il giorno seguente.
L’artigiano, preda di un’ira irrefrenabile, tipica dei giganti, conseguente al fallimento dell’opera, svelò la sua vera natura. Gli dei, smascherato il gigante, chiamarono subito in aiuto Thor, che era partito per combattere i troll. Thor, al suo arrivo, fracassò senza indugio la testa del gigante col suo possente martello miollnir.
Così dall’unione di Loki ed il cavallo Svadilfori nacque Sleipnir, dotato di otto zampe, il migliore dei cavalli tra gli dei e gli uomini.
Sleipnir venne consegnato ad Odino e così divenne il suo destriero.